martedì 27 luglio 2010

in concerto

19/07/2010
- AFTERHOURS live @ Carroponte -
Sesto San Giovanni (MI)


È tornato! È tornato!! È tornato!!! Xabier Iriondo è FINALMENTE tornato al fianco di Manuel Agnelli!!! Poco importano ora i motivi più o meno noti della sua dipartita nove anni fa: ciò che conta è che, dopo l'antipasto teatrale della scorsa primavera in alcune date scelte, il tour estivo degli Afterhours ne prevede la presenza in pianta stabile. ...XABIEEEEEEEER!!!!

Dopo l'esordio di tre giorni prima a Sant'Agata Bolognese, il terzo lunedì di luglio vede i Nostri giocare in casa salendo sul palco del Carroponte. Evito di commentare la trafila snervante per raggiungere la location da fuori provincia e le evidenti migliorie organizzative che in questi casi si potevano/possono realizzare perché l'attesa di rivedere i tre piccoli porcellin di nuovo insieme e soprattutto a pieno regime è febbrile e spasmodica.

Son da poco scoccate le 21:30 ed eccoli sul palco! Punto G è l'opener: l'armamentario fetish-dark con cui si presentano sul palco compatta la band anche a livello visivo. I suoni purtroppo sono un pò impastati, ma per quanti conoscono a menadito i brani le (iniziali?) carenze sonore sono egregiamente surclassate dalla felicità di risentire una dietro l'altra Nadir, Germi, Siete Proprio Dei Pulcini, Rapace, Posso Avere Il Tuo Deserto come non accadeva da tempo, brani che uniti agli altri sciorinati via via lungo il loro set faranno della scaletta proposta questa sera una scaletta formato greatest hits, con la giusta esclusione di tanti pezzi tratti da I MILANESI AMMAZZANO IL SABATO (in questo senso la mancata epurazione e dunque il recupero di Tarantella All'Inazione è ancora più gradito) e il sofferto, ma prevedibile taglio di Quello Che Non C'è.
 
Interessante è vedere come Xabier si inserisce senza difficoltà alcuna nelle trame sonore dei pezzi post 2001 e mentre ci si interroga come mai non partecipi alla sola Ballata Per La Mia Piccola Iena è entusiasmante la sua interazione con Manuel & C. in È Solo Febbre, La Sottile Linea Bianca e Sulle Labbra. La furia hardcore di Dea e la più pacata Simbiosi tornano nuovamente a pescare da HAI PAURA DEL BUIO? così come l'attesa Veleno.

C'è spazio pure per Il Paese È Reale, per la storica How We Divide Our Souls e ovviamente per l'anthem Male Di Miele prima di una sentita e rabbiosa Ritorno A Casa.


Nel primo bis è una cover dei The Box Tops ad aprire le danze. A ruota segue la sempre disturbata e disturbante L'Estate. Di seguito l'attacco di Giorgio Prette alla batteria è inequivocabile: Televisione!!! Ecchissenefrega se la conosce solo un terzo dei carropontiani perché ai tempi non fu inclusa in HAI PAURA DEL BUIO?!?!? Come sempre, man mano che ci si avvicina al termine del brano, i musicisti scendono dal palco uno alla volta.

Spiace solo non sentire Andreino Viti al basso e il violino di Dario Ciffo, strumento che fu ancora più essenziale nell'economia della band dopo la dipartita di Iriondo, per quanto Roberto Dell'Era e (don) Rodrigo D'Erasmo ce la mettano tutta nell'importante compito di cementare l'impasto sonoro, non sempre supportati dall'acustica che migliora seppur di poco rispetto all'inizio. Utilissimo e da sempre funzionale è l'indispensabile ruolo di raccordo del mai troppo celebrato Giorgio Ciccarelli, ormai all'undicesimo anno di militanza. A tratti spettacolare è il ritrovato duello sonoro tra le chitarre di Manuel e Xabier che si cercano diverse volte, naturale evoluzione di quanto interrotto dopo il tour di SIAM TRE PICCOLI PORCELLIN.

Questa volta non c'è neanche più bisogno di richiederla a gran voce: nel secondo bis Strategie è solo l'antipasto prima delle conclusive Bungee Jumping, con distorsioni e feedback in gran quantità, e Il Sangue Di Giuda.

E così, 26 brani e 2 ore di musica tirata dopo, lo show giunge al termine.
Assolutamente da rivedere per la carica e per lo spettacolo proposto sperando ovviamente in un'acustica migliore. Certo, di occasioni forse non ce ne sono tantissime dato che il tour estivo s'esaurisce in una manciata di date, ma organizzarsi per tempo e compiere spostamenti importanti sfruttando la bella stagione potrebbe assicurare forti emozioni. Perché ORA gli Afterhours son tornati.

Andrea Barbaglia '10

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