lunedì 10 gennaio 2011

08-01-2011
- NOBRAINO live @ Tambourine -
Seregno (MB)

Fedeli al principio per cui ogni concerto non potrà mai ricalcare quello precedente, i Nobraino si presentano in Lombardia con una formazione inedita rispetto al numero dei propri componenti. Privi del Duca D'Abruzzo e con il forfait mattutino del Barbatosta David Jr., la band romagnola torna alle origini, suonando come classico quartetto rock voce, chitarra, basso, batteria. A proprio agio pure in questa dimensione, cappello in pelle, soprabito e occhialoni arancioni indosso, Kruger compare in scena intonando una jazzata Partì Per L'America mentre l'Ammiraglio Bartok pizzica le corde del suo basso con una naturalezza e una pulizia che la mancanza dei fiati evidenzia piacevolmente.

Le prime note di Grand Hotel richiamano già il pubblico, segno evidente di come NO USA! NO UK! sia stato ampiamente metabolizzato anche in Brianza e spianano il terreno a Il Giro Del Mondo, nuovo spot per il bassista e primo cambio di copricapo per il singer romagnolo.
Ancora un pò rallentati da un inizio di scaletta relativamente soft i Nobraino scelgono Narcisisti Misti per ingranare una marcia più alta e rassicurare lo zoccolo duro degli amici accorsi dal vicino Piemonte che anche senza trombe e tromboni sono in grado di tenere botta e anzi, di spingere di più. La Giacca Di Ernesto è la spia di quello che di lì a poco capiterà: inconfondibile, l'ormai classico arpeggio di Nestor Fabbri sorregge il pezzo e suscita i primi applausi davvero convinti della serata. Ma attenzione!?! Imprevisto!! Si rompe una corda proprio dopo l'ultima nota suonata e il chitarrista è così costretto a riparare in sala macchine per sostituire il Mi fallato. Che fare? Semplicissimo: suonare!! L'affidabile sezione ritmica composta da Bartok e Vix non viene colta impreparata e, con grande naturalezza, improvvisa quella che di lì a poco diventa la base musicale su cui si innesta il recitato di uno dei banconieri del Tambourine il quale, invitato dal Kruger, sale sul palco e si ritaglia qualche minuto di "notorietà" accompagnato pure dal rientrante Nestor.

I giochi di luce realizzati con una sfera luminosa su Ballerina Straordinaria sono motivo di stupore e sorpresa per i ragazzi sotto al palco, rapiti dalle prime "instabilità" del vocalist e dall'ottimo assolo di chitarra che chiude il pezzo. L'Onesta Monarchia Di Luigi Filippo Jore, per quanto tirato e potente, è il pezzo dove inevitabilmente questa sera più si sente la mancanza del Barbatosta, nonostante l'istrionico Kruger rubi la scena ritrovandosi, armato di pistola, a cavalcare uno sgabellino. Un attimo di requie con la protagonista di Troppo Romantica e, una volta ancora, il basso del Bartok poi è il tempo di Western Bossa che, sinuosa e con qualche modifica al testo, risulta sempre pericolosa quando Lorenzo s'aggira on stage con la mazza ferrata. L'Italiano di Toto Cutugno, rivista e corretta, è la svolta: chi l'avrebbe mai detto che un giorno la gente ci avrebbe pogato sopra?

Kruger finalmente scende dal palco e incomincia ad "interagire" fisicamente con le prime file mentre sul palco Nestor è protagonista indiscusso. Sotto si continua a ballare grazie al ripescaggio della classica Spider Italiana e ci si ritrova davanti ad un whisky con la malinconica Strano E Inaffidabile. Ruggente intermezzo strumentale per evidenziare le doti musicali degli strumentisti, poi saltano gli equilibri; Kruger prima ruba una fotocamera ad una signorina, scattando foto a compagni e astanti, quindi scende di nuovo tra il pubblico e si scatena con La Signora Guardalmar, brano irrefrenabile dalle forti tinte punk quest'oggi. La marcia di In Ogni Caserma diverte per una manciata di minuti prima che anche a Seregno cali un velo di inquietudine, qualche brivido e un pò di violenza con la teatrale Ballata Stocastica, brano noir dalle tinte forti.

Spari sulla folla e l'attenzione si fa massima mentre il frontman si appoggia ad una delle pareti laterali illuminate da giochi di luce gialloverdi estremamente psichedelici. Torna il sereno con Cecilia e la campanella che suona imperterrita, oltre a ricordarci future nozze, assume una valenza molto più ludica quasi fosse quella della ricreazione vista anche la divertita reazione del pubblico.

"Buonanotte a tutti... Andatevene a letto fino a che siete in tempo. Buonanotte! Grazie!" Con queste parole si conclude la prima parte dello spettacolo, quando i quattro si ritirano nei camerini per riprendere fiato e prepararsi al gran finale. Il primo a rientrare è il serafico Vix, seguito a ruota da Bartok, protagonista assoluto della serata e spronato ad ampi gesti pure da Nestor per.. darcene di più, darcene di più! Titti Di Più è cattivissima e punk come mai s'era avuto occasione di ascoltare prima, con Kruger che quasi se la urla tutta scaldando ulteriormente l'ambiente , ora pronto a cantare in coro l'attesa Bifolco. Anche la successiva I Signori Della Corte, con la coreografica performance del cantante, ottiene applausi spontanei e richieste di ulteriori bis quando ormai siamo davvero giunti alla conclusione e non resta che il tempo per eseguire l'ultimo cavallo di battaglia, Le Tre Sorelle.

Che il pezzo oggi paghi un poco l'assenza dei fiati è tuttavia un dettaglio; i volti felici di quanti avevano poc'anzi visto i Nobraino per la prima volta e i commenti positivi dei più esperti di fronte all'ennesima prova convincente confermano sul campo il sondaggio di XL, l'accreditata rivista di Repubblica, che vede l'ensemble romagnolo come la più nota ed apprezzata indie rock band di tutta Italia davanti a pesi massimi come Il Teatro Degli Orrori, Baustelle e Virginiana Miller. Meditate gente, meditate.

Andrea Barbaglia '11

un link al seguente post è visibile finalmente anche qui: http://www.facebook.com/nobraino

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