giovedì 6 gennaio 2011

ASSALTACUSTICO
Coldturkey
- autoproduzione - 2006

No, Layne Staley non è morto. Abita a Carpi, parla italiano ed è in ottima forma. Per alcuni potrebbe sembrare blasfemia quanto appena letto, eppure Simone Magnani fosse nato negli U.S.A. e avesse incrociato sulla sua strada un qualsiasi produttore agli albori dell'esplosione grunge avrebbe goduto oggi di fama internazionale. E invece, fortunatamente per noi e magari un pò meno per lui, è italiano DOC e sulla propria strada ha trovato un ottimo Jerry Cantrell nostrano che risponde al nome di Alessio Vicentini in arte Janne, talentuoso come il suo collega di Seattle, ma dedito esclusivamente alla chitarra acustica suonata però con contagiosa energia. Se non fosse uscito a suo tempo quel JAR OF FLIES degli Alice In Chains che balzò direttamente al numero 1 della classifica di Billboard, per trarre ispirazione dopo DIRT, avremmo potuto suggerire a Staley e Cantrell di ascoltarsi questo gioiellino acustico, prodotto dal duo modenese in collaborazione con l'illuminato di turno, l'ottimo Paolo Benvegnù. Tre, quattro, cinque.., ma quanti sono i gioielli del cd? Davvero tanti, calcolando la presenza di soli dieci brani nel platter (voto 10 poi al packaging cartonato affidato a Luca Lattuga e al Collettivo Meat). Lettera Dal Fronte è da brividi: leggere capolavori come Per Chi Suona La Campana di Hemingway, un qualsiasi racconto dei reduci della Grande Guerra oppure quelli della vita partigiana post 8 settembre come Il Partigiano Johnny di Fenoglio, sarebbe l'ideale punto di congiunzione con quanto descritto nel testo evocativo e nostalgico di Magnani che per l'universalità della tematica è da considerarsi un evergreen. Stra-or-di-na-ri-a è Prometto Che Ti Aspetterò, delicata e non convenzionale ballata di speranza presente in questa opera prima destinata però, la storia ce lo insegnerà, ad essere l'unicum nella carriera dei Coldturkey. Paura Del Buio è invece..eccezionale! A metà tra rock e spoken word, realizzata come tutto il cd con solo chitarra e voce amalgamate da misurati interventi di synth, l'interpretazione di Simo è da brividi e scava nelle nostre recondite paure infantili quando il sole perde la sua quota. Se Guardo Indietro, "sgraziata" e imperfetta, risulta credibile ed accattivante in maniera estremamente naturale. Libero è una terapia in note per le nevrosi della vita di coppia; il nervoso riff di Percezione Musicale la perfetta espressione sonora per gli sfoghi e gli sforzi di composizione mentre Di Critici E Amenità è il sarcastico e vivo invito a cambiar mestiere rivolto agli operatori di settore. Blues Per Un Amico risulta il più aliceinchainsiano brano qui presente scritto dai due musicisti. La condizione spesso disagiata dell'immigrato è il tema della commovente Makun Bebe il cui titolo fa riferimento ad una filastrocca tradizionale del Malì, ripresa nel finale tribaleggiante. Degna infine la conclusione con La Danza Della Realtà: quando colui che credeva di esser cieco si toglie gli occhiali scuri vede la luce. Questa è la realtà.

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