mercoledì 27 aprile 2011

TUTTI AMANO TUTTI

TUTTI AMANO TUTTI
Atleticodefina
- Lucente - 2007

Marzo 2007. Seconda prova per Pasquale De Fina dopo l'omonimo brillante debutto di un paio di anni prima. Formazione confermata per 2/3 con Pasquale, chitarra e voce, al posto di comando, affiancato dal sempre solido Giorgio Prette dietro alla batteria e co-produttore del tutto insieme allo stesso De Fina e alla sicurezza Antonio Cupertino. Il nuovo innesto deve dunque essere un bassista che non faccia rimpiangere l'ottimo Andrea Viti del precedente capitolo discografico e per farlo il duo mischia le carte, compie un azzardo e realizza un sogno: Saturnino Celani, storica spalla di Jovanotti, è il sorprendente terzo elemento che completa il power trio innestando una personalissima carica obliqua sulle trame rock proprie della band. Eppure la band si apre anche questa volta a notevoli collaborazioni tra cui spiccano quelle con gli strumenti a fiato di Roberto Romani e Valentino Finoli, quella con la voce di Syria in Sono Io, intenso rapporto amoroso a distanza, e i camei di Massimo Martellotta e Cesare Basile rispettivamente alla steel guitar e al dobro nella divertente disillusione carnale di Salva Il Salvabile, primo singolo estratto. L'apertura del cd è comunque affidata al rock carico di 11 Rose, un ibrido personalissimo tra gli Afterhours, il tocco di Prette è estremamente riconoscibile, e i Sux! di Giorgio Ciccarelli, che procede senza intoppi nella revisionistica citazione del settembre sempre nero degli Area espressa in Settembre Antipop, altro vertice dell'album. Dopo un'intro affidata ai già citati Romani e Finoli, Pepe Ragonese la fa da padrone con la sua tromba in Musica E Macerie mentre Pasquale invoca a suo modo, su un terreno free jazz, un Rinascimento di fronte ad una decadenza quasi inarrestabile che affligge il Paese. Il pianoforte di Pancho Ragonese bagna e cristallizza le atmosfere lunari della splendida Venere mentre i fiati la ornano di una veste jazzata e la voce soffusa di De Fina la bacia appassionatamente mettendo a fuoco un brano altrimenti di difficile amalgama con il resto della tracklist. Torna il rock invasivo e prorompente con Come Si Dorme Bene, un Gino Pacifico più stridente e visionario che cozza contro trame sonore alternative e disturbate. Ancora atmosfere dilatate, care alla band di Manuel Agnelli nei suoi momenti più rarefatti, seppure sempre "tagliate" da improvvisazioni di sax che donano quel quid in più tanto necessario per poter splendere di luce propria, con Sentimento E Devozione, conclusiva maratona sonora allacciata, quasi senza soluzione di continuità, ad una ghost track poggiante su un Saturnino fin qua mai sopra le righe, ma anzi al servizio di un lavoro che, beneficiando della interazione e dello scontro fra le forti personalità che popolano questo album, si risolve in un affascinante meltin'pop musicale risolto in un rock trasversale e coeso: una prova d'amore, di amicizia, di rispetto.

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