sabato 30 aprile 2011

YOUR VERY EYES
Xabier Iriondo / Gianni Mimmo
- Amirani Records - 2008

24 giugno. A.D.2008. Matera. Santa Lucia alle Malve. Una data, una location. Una grotta che accoglie due personaggi che fanno della sperimentazione sonora il loro credo. La loro missione. La loro ricerca. Tutto è dato al caso, tutto è volutamente programmato. La sonorizzazione della grotta è l'amplificazione naturale della stessa che viene in soccorso ed esalta le soluzioni oblique ottenute da Iriondo e Mimmo, intervenuti in maniera minimalistica senza alterare quanto la Natura e l'uomo già nei secoli scorsi avevano saputo esprimere in perfetta armonia. Psalm Of Days è il benvenuto tra le rocce e i sassi di questa soleggiata alba estiva, sacro risveglio dopo il letargo invernale e i tentennamenti primaverili, a pochi gironi dal primo solstizio dell'anno nella ricorrenza di San Giovanni. La strumentazione leggera che il duo porta con sé risulta funzionale ad esprimere un pathos altrimenti altamente difficile da raggiungere: mentre il sax soprano di Mimmo esegue voli pindarici tra note sospese esaltate dall'acustica del luogo, Iriondo interagisce al Mahai Metak producendo atmosfere che rimandano tanto al Giappone medioevale quanto a dimensioni extratemporali come accade in Side Voice. Lo stesso strumento del musicista basco-milanese sbuffa, sobbalza e "si spiaggia" in Your Very Eyes quasi fosse preso da un moto proprio, brillante afflato di vita dal respiro rarefatto. Più fragmagmentata Several Calls And A Perfect Pair Of Opinions che avanza ieratica fendendo il vuoto e i silenzi, propagandosi tra dissonanti rimandi rumoristici e aperture free jazz. Spazzole e spugne tentano di detergere il vuoto elettrico di Nostos Algos entro cui il sax trova luogo per esprimersi in un ritmo malinconico e senza tempo prima di tuffarsi nella progressione de Sub Sequence. A volte è capitato di assistere al volo di un passero o di una rondine sperduta che, entrata da una minuscola finestra di una chiesa romanica o da un'ampia vetrata di una cattedrale gotica, resta poi intrappolata entro le mura dell'edificio; questo è un pò l'effetto provocato dall'ascolto di Barn Swallow, con Iriondo a sperimentare suoni attraverso l'uso di un richiamo per le allodole mentre Mimmo si limita ad interventi contenuti e controllati. Più complicata e caotica Circumstance And Sacrifice / Eye Tray dove l'elettronica comunque minimale del Mahai Tahai si combina con i suoi stessi interventi a corda. La conclusione affidata a Completion con il Taisho koto ben in evidenza, ulteriore accessorio di questa mattina d'estate già presente in precedenti composizioni, sviluppa una suspense che termina irrisolta, quasi mozzata, lasciando l'ascoltatore solitario, avvolto dal silenzio più pieno, musica nuda conservata dalle millenarie grotte di tufo sotto gli occhi protettivi della Madonna delle Grazie. Nessun misticismo. Tanta religiosa laicità e sacrale rispetto.

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