martedì 10 maggio 2011

CANZONI NEL VENTO LIVE 1987-1989
Nomadi
- I Nomadi - 2011

Un pò a sorpresa esce in questo scorcio di primavera il qui presente live album che va a completare le registrazioni dello storico doppio album IN CONCERTO - LIKE A SEA NEVER DIES, della relativa vhs, oggi reperibile in dvd, IN CONCERTO, CASALROMANO 1989 e dei brani live presenti su ANCORA NOMADI. Come lo scarno booklet (unica pecca del progetto) ci segnala, si tratta di una dozzina abbondante di brani conservati fino ad oggi negli archivi della band emiliana ed eseguiti nei concerti di quegli anni a Cremona, Casalromano, Lugo, Spezzano e Modena, da sempre terreni fertili e produttivi per fans e amici. Complice la raggiunta indipendenza discografica ecco che i Nostri possono permettersi di muoversi come meglio credono immettendo sul mercato un gioiellino che forse la vecchia guardia del popolo nomade attendeva da molto. Fa un certo effetto leggere nuovamente, dopo più di due decadi, la dicitura "Nomadi: Augusto Daolio, Beppe Carletti, Dante Pergreffi, Gianpaolo Lancellotti, Christopher Dennis", formazione a suo modo storica, prima dello scisma del 1990 che non pochi strascichi ha portato con sè negli anni a seguire, e che i più giovani hanno potuto solo conoscere attraverso i racconti e le mai sufficienti tracce video ed audio che affiorano ancora oggi dalla rete. Sì, ma la scaletta? È una sorpresa: messi da parte tanti successi già rintracciabili su raccolte più o meno dozzinali indiscriminatamente presenti sul mercato, qua si predilige fare spazio a brani solo apparentemente minori, manna dal cielo invece per la vecchia guardia. Si parte con una versione davvero divertente de Il Fiore Nero a cui Augusto modifica, trattenendo a stento le risa, la parte finale "dedicata" all'amico Jimmy e che ci fa capire il criterio e il comune denominatore scelti per assemblare questo live: la gioia e la spensieratezza di condividere istanti di semplicità e complicità tra persone che si vogliono bene e che si rispettano in un tempo sì ormai passato, ma non così lontano. La successiva Riverisco cattura e restituisce nella sua limpidezza, grazie al lavoro in cabina di regia del fido Atos Travaglini, addirittura il suono argentino del fischio dell'Artista di Novellara che prima accompagna l'acustica di Dennis poi si lancia nella sostenuta doppietta estrapolata da ANCORA NOMADI, l'ineluttabile Tu Che Farai e l'avvincente Il Seme. Brividi con Auschwitz (Canzone Del Bambino Nel Vento) presentata come inossidabile e che ha la tempra dell'acciaio a cui fan seguito i toni paterni e risoluti di Aiutala. L'arrangimaneto de Il Paese Delle Favole, regalata agli amici di Busseto, è quello originale: niente fisarmoniche, ma tante tastiere, a tratti new wave, su cui Daolio anticipa di una decina d'anni Serj Tankian e i suoi System Of A Down. Scorrono fluide e frizzanti come il lambrusco il rock di Sera Bolognese e de I Tre Miti; poi, la sempre avvincente Gordon ci proietta, anche per merito del vorticoso basso di Pergreffi e dei fraseggi di Dennis, in un'altra dimensione, fantastica e fuori dal tempo mentre la voce di Augusto è l'ennesimo valore aggiunto a uno dei vertici del cd. Ultima sorpresa la salsedine rock di Costa Dell'Est che pone in bella evidenza l'assolo di Chris; la vibrante Ho Difeso Il Mio Amore e l'immancabile Io Vagabondo, poggiando sul rassicurante tocco alla batteria di GPL, chiudono infine i conti. Col passato? O con il futuro? Tra due anni, per il cinquantesimo, probabilmente lo scopriremo. Manteniamo il cuore vivo.

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