mercoledì 17 aprile 2013

MALA TESTA

MALA TESTA
Alessio Lega
- A Buzz Supreme - 2013

Disco di storie, di luoghi e di anarchia. Così ci piace presentare l'ultima fatica di Alessio Lega, al quinto album del suo percorso cantautoral-militante comprendente anche un riuscito ep omaggio alle canzoni del professor Gianni Nebbiosi. Un personaggio simbolo delle più urgenti istanze sociali capace di mettersi sempre in gioco; ora con disinvoltura accanto ai funambolici Mariposa negli esordi del pluripremiato RESISTENZA E AMORE, ora con malcelata emozione e sanguigna deferenza quando si tratta di misurarsi con la grande canzone d'Oltralpe di Leo Ferré o "Tonton" Brassens. Abile costruttore di trame narrative (la ricercatezza formale di Isabella Di Morra su tutte), Lega viaggia attraverso la memoria collettiva e quella personale, fatta di libri, approfondimenti e indagini a tutto campo, scegliendo una carrellata di figure forse mai celebrate abbastanza eppure così ben radicate e rappresentative dell'italico sentire comune, utili per imbastire un discorso trasversalmente politico in cui è la tripartizione narrativa a suggerire le coordinate e a dettare i tempi del lavoro. Passione e attenzione sono le molle capaci di spingere una volta ancora le riflessioni poetiche dell'artista salentino là dove altri operano mediante più ampie pubblicazioni editoriali. Qua il racconto è necessariamente sintetico eppure parimenti descrittivo e felicemente compiuto. L'enigmatica scritta Frizullo sulle navi carretta in balia del Mediterraneo, le Risaie mollemente fertili ("i chicchi bianchi della fame nera") che  si estendono nelle terre d'acqua del Vercellese e della Bassa Novarese, il delitto Matteotti sullo sfondo della quotidianità familiare di un presente che si incarna fiero nel futuro sono l'ombelico di un mondo poeticamente credibile e condivisibile. Irriverente sindacalista con Ascanio Celestini in Monte Calvario e leggero cantore ne La Scoperta Di Milano, Lega approfondisce la tematica amorosa grazie all'amaro volo solitario di Icaro e a quello romanticamente rigenerante de I Baci, sviscerando ansie e aspettative comuni mettendone a nudo i tratti salienti. Esempio di folk song senza tempo, con dedica mirata al poeta Roberto Roversi, è poi Spartaco, omaggio al gladiatore tracio che assurge al ruolo di eroe contemporaneo, trasfigurato infatti nella quotidianità odierna di un precariato vissuto fra cantieri e lavori interinali e proprio per questo mosso, una volta ancora, alla ribellione. Per non soccombere. E mentre con Paolo Pietrangeli rivendichiamo Canzoni Da Amare e una voce ci suggerisce "Difendi L'Allegria!", è La Piazza, La Loggia, La Gru l'ennesima occasione imprescindibile di riflessione, civile e circostanziata, in cui realtà fra loro differenti si intrecciano nel flusso inesorabile degli eventi. Vola alto Alessio Lega, senza paura e come sempre lontano dalla retorica di questo o quel partito. Libero e battagliero. Coraggio, pietà non è morta.
 

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