martedì 30 aprile 2013

UN GIORNO DI FESTA

UN GIORNO DI FESTA
Statuto
- Le Foglie e Il Vento - 2013

30 aprile 2013. Una data che assume un doppio valore per la band ska numero uno in Italia e tra le più longeve del continente europeo. Correva l'anno 1983 e al Parco della Tesoriera di Torino, in occasione della festa del Primo Maggio, saliva sul palco un nugolo di giovani musicisti Mod destinati a divenire su scala nazionale punto di riferimento caratterizzante una città e un movimento intero, che a sei lustri di distanza da quella prima, rocambolesca, apparizione pubblica gode di ottima salute e festeggia oggi il suo (primo) trentennale con una nuova formazione, un nuovo album, una nuova agenzia di booking e un nuovo, caldissimo, tour. Il cavallo di ritorno è Alex Loggia, storico chitarrista del combo torinese già da qualche tempo di nuovo al fianco di oSKAr e soci, prima in coabitazione live con il transfuga Valerio Giambelli (passato a dare mano forte all'amico Danilo Sacco), ora solista a tutti gli effetti. Consolidata la collaborazione artistica con Ron, per l'etichetta del quale esce UN GIORNO DI FESTA, gli Statuto salgono sulle loro Vespa e, marcia in-granata, sono pronti a sprintare a tutto gas fin dalle prime note della spumeggiante title track, racconto di quotidiana complicità e solidarietà fra padre e figlio ai tempi della crisi. Con un occhio di riguardo sempre puntato sulla strada, maestra di vita e fonte di ispirazione, e l'altro sintonizzato sui rapporti interpersonali, l'accoppiata Giammarinaro-Loggia firma dieci dei dodici brani, tutti in grado di inserirsi tranquillamente anche in questa occasione nel solco della tradizione musicale della band. Sempre più matura e sempre meno allineata alle mode del momento. Ska, soul, brit-pop, R&B, rock: potendo contare su questo tipo di basi padroneggiate con invidiabile disinvoltura, è facile sperimentare e flirtare addirittura con la musica classica attraverso un arrangiamento per soli archi ad opera del maestro Ezio Bosso, ieri bassista della band, oggi stimato compositore internazionale. Nella antica Non Sperarci, qui cantata in duetto con Alessandra Contini a sostituire l'originale Lucia Tomasi, è lui a condurre il quartetto d'archi su ci poggia l'intera composizione edita nel 1987 come lato B del singolo Ghetto. Chi però dagli Statuto vuole ritmi decisi e fiati a profusione non faticherà a trovare sicuro ristoro sonoro dal divertito omaggio in levare per Rudy Zerbi contenuto in Rudy Playboy (cover degli oscuri Locomotive), così come dalla brillante Invisibile o addirittura lungo le stade percorse Pedalando Elegante in compagnia del Mod su due ruote Bradley Wiggins. Restando in ambito sportivo, nella scia tracciata dalla strepitosa Grande e dalla più recente Facci Un Gol si inserisce l'ennesimo ottimo ritratto di fede torinista: meritatamente questa è la volta di Giorgio Ferrini, Il Capitano per l'appunto, quello di lungo corso, uomo di indiscusso talento agonistico e ineccepibili qualità morali. Di calcio si parla pure in Intercity Firm, ma è con la pungente critica sociale della grintosa Colpevole Di Essere Giovane che gli Statuto alzano il tiro, rifiutando la massificazione del sistema gerontocratico in cui viviamo e rinnovando la propria fede modernista in Io Non Ho La Mia Età, una personalissima My Generation sui generis sbocciata all'ombra della Mole, tra Oasis e Paul Weller. E se Torino diventa protagonista de La Mia Città, la Madrid degli amici Mod spagnoli ne è la gemella portata nel cuore. In chiusura ancora una promessa che è pure rivendicazione salace di indipendenza da tutto e da tutti: Il Meglio Arriverà e sarà "tutto per noi". Che i festeggiamenti abbiano inizio.
 
un link al seguente post e il post stesso sono presente qui: http://www.statuto.net/ e, conseguentemente, qui (in data 17 giugno): http://ildiariostatuto.blogspot.it/

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