martedì 25 giugno 2013

YOUvsME

YOUvsME
Kingshouters
- Fuel Records -

Avere vent'anni e sapere perfettamente dove andare. La formazione bergamasca dei Kingshouters gioca a carte scoperte: l'alternative rock anni '90 di band uniche nel loro genere come gli Smashing Pumpkins si mescola con un alto potenziale pop, in qualche modo retaggio dell'ondata emo che molte vittime avrebbe mietuto all'inizio del nuovo millennio, senza disdegnare escursioni nel magico mondo dell'elettronica per quella che è una sintesi di groove e chitarre grasse premiata fin dai primissimi ascolti del loro esordio discografico YOUvsME. Non troppo compassato; mai spregiudicatamente eccessivo. Introspettivi e con un animo dark i fratelli De Franceschi trovano nel bassista Paolo Ceresoli prima e nel chitarrista, nonché produttore del progetto techno-house Axis, Giorgio Assi poi i compagni ideali per dare nuovi, decisivi impulsi all'avventura iniziata sotto la supervisione di Michele Clivati, loro guida artistica, nel recente passato già accanto a Dolcenera, Francesco Sarcina e Denise. È l'opener Friend a indirizzare le nostre aspettative verso quei lidi liquidi eppure incisivi che più volte emergeranno nel corso della mezz'ora abbondante entro cui si sviluppa il disco, con un cantato che fa il verso a Billy Corgan e trame sonore mature e visionariamente futuristiche le quali, giusto per restare nell'ambito della band di Chicago, forse sono paradossalmente quanto di più vicino allo spirito primigenio sia stato realizzato e si sia ascoltato dai tempi di The End Is The Beginning Is The End per la colonna sonora del film Batman & Robin di Joel Schumacher. E se le insicurezze caratteriali della giovane Jane confermano in un crescendo emotivo quanto di buono si è detto sul quartetto lombardo, mentre Dance spiana la strada a ritmi sostenuti fatti apposta per ballare anche in sede live, è a partire dalla traccia numero quattro che piccole contaminazioni elettroniche si fanno lentamente largo, senza tuttavia mai prendere il sopravvento su melodie e testi; in All I Know About You i The Music incontrano i fratelli Gallagher in abiti new wave mentre un pianoforte spaziale centellina poche note nel cuore pulsante del brano, versione edulcorata dei Primal Scream più sperimentalmente spinti. Prendendo in prestito le soluzioni pop dei Liquido la plastica Levels rimbalza di nota in nota al contrario della più statica e, per certi versi, glaciale Not Tomorrow. La sognante Sometimes I Can't Sleep ci porta in una dimensione onirica controbilanciata dalla sezione ritmica elastica e nervosamente quadrata, in un continuo oscillare tra le speranze di un futuro che la band sente già proprio e le paure di perderlo ancor prima di averlo assaporato completamente. In una dinamica simile i rapporti interpersonali assumono un valore assoluto, ancora non barattabile con nulla che provenga dall'esterno; i chiaroscuri di You Vs Me parlano anche di questo, disegnando un po' a sorpresa scenari comunque puri e luminosi, addirittura freschi, scintillanti di leggera brina mattutina. Chiusura affidata a The Last Emperor's Day, l'episodio maggiormente eterogeneo nel suo incedere corrosivo fra trip hop distorto e groove acidi, segno di come i Kingshouters sappiano muoversi con disinvoltura anche su terreni meno convenzionali. E se come diceva il poeta del doman non v'è certezza, beh, in questo 2013 c'è molto di cui andare fieri. Aprite dunque i vostri occhi: un (primo) sogno è già diventato realtà.
 
un link al seguente post è presente qui: http://www.facebook.com/KINGSHOUTERS

Nessun commento:

Posta un commento