venerdì 4 ottobre 2013

BUONGIORNO

BUONGIORNO
cocKoo
- Volume! Records - 2013

In un mondo occidentale sempre più frenetico e agitato da sollecitazioni, stimoli e distrazioni è difficile ritrovare sé stessi in qualità di soggetti pensanti. Allontanare la facile equazione che vede l'uomo contemporaneo passivo oggetto seriale, ricettivo a meccaniche stimolazioni commerciali e manipolato attivamente da neanche poi tanto occulti poteri forti è il desiderio a cui i cocKoo anelano. La band astigiana, prodotta una volta ancora da Max Zanotti, giunge al suo secondo album consapevole di come per risvegliare le coscienze intorpidite da questo coma indotto serva innanzitutto un forte scossa emotiva, capace di ristabilire una scala di valori altrimenti irrimediabilmente perduta. In questo particolare contesto sociale torna ad assume alto valore un concetto altrimenti giudicato frettolosamente in maniera negativa; quello di crisi, momento certamente di sofferenza e difficoltà, ma anche di riflessione e, in ultima analisi, di valutazione e scelta, che invita l'individuo a guardare appunto dentro di sé per ripensarsi e poter andare avanti. Gli stessi cocKoo dopo un periodo di instabilità successivo al rilascio del debut album LA TEORIA DEGLI ATOMI, si reinventa a distanza di qualche anno con una percezione del mondo differente. Smussati gli angoli delle sonorità rock con cui li avevamo conosciuti, Alberto, Andrea, Luca e Silvio svoltano lasciandosi sedurre dal synth rock anni '80 e '90 di Gary Numan e Depeche Mode. Ci troviamo in un pulsante mondo digitale fin dalle prime note di Le Distanze (Solo Lamenti) con la voce di Andrea Cerrato a sintetizzare, con quel suo piacevole taglio pop, le vocalità del miglior Francesco Renga di epoca Timoria e quella espressiva di Nek. Sembrano riferimenti azzardati e fuori contesto sonoro, ma l'impronta vocale di brani come Baby (selezionata fra le 60 canzoni finaliste di Sanremo 2013), in cui la visione del mondo è vissuta come un riflesso di ciò che possediamo dentro, Nel Bianco Dei Tuoi Occhi e La Leggenda Personale si accosta senza difficoltà a quella di Mr. Neviani. Certo, suoni e aspettative sono totalmente differenti: la dichiarazione d'amore al motore del nostro corpo contenuta in Casa, i dinamismi rock di Kafka e i ricordi filiali de La Parte Più Eterna Del Mondo trovano costruzioni elettroacustiche che risentono in buona parte della mano del loro produttore artistico anche quando più melodiche (Il Mio Corpo, freddo e etereo sguardo onirico sul tempio della nostra anima). L'aggressiva Supernova controbilancia la splendida title track, unico momento acustico per chitarra, voce e poco altro dopo la pioggia di beat, groove e melodia che costituirà anche la scia luminosa de La Cometa dall'intro tastieristico in odor di europop, ma assolutamente efficace e luminosa. C'è ancora spazio per un ultimo conclusivo pezzo, realizzato in collaborazione con Zanotti; Lady G chiude il cerchio della ricerca e spalanca la porta alla certezza e alla verità. Per cambiare il mondo circostante basta cambiare sé stessi. Solo in questo modo possiamo affrancarci dalla schiavitù di ciò che, tormentandoci, ci circonda e spaventa. In un concept album non dichiarato i cocKoo si muovono emotivamente a loro agio tra new age e spiritualismo. Non immediati, ma senz'altro in ascesa. Anche Asti è in fermento.
 
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