martedì 29 aprile 2014

NON DATE IL SALAME AI CORVI

NON DATE IL SALAME AI CORVI
Massaroni Pianoforti
- Musicraiser - 2014

Cosa si può dire di un album che in qualche modo si è visto inconsapevolmente nascere? Cosa si può raccontare di un disco la cui genesi è stata concepita nel corso di alcuni anni contraddistinti da manciate di live in equilibrio tra costante (dis)impegno e lucida follia? Cosa resta da aggiungere alle tante parole  di quelle serate alcoliche caratterizzate da buoni propositi e continui rimandi a giornate migliori? Oggi è la musica a parlare. Oggi sono le canzoni a farla da padrone. Quelle stesse canzoni uscite di soppiatto dallo sgabuzzino di casa Massaroni; fresche e irriverenti, leggere eppure dense di significato. Mai banali anche quando apparentemente superficiali. Il cantautonomo non è cresciuto. È sempre Gianluca, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Semplicemente ha trovato forse per la prima volta tempi e modi giusti per proporsi all'esterno, dopo anni trascorsi nel famigerato "moncolocale rosso". Galeotto fu probabilmente quel paio di live nel centro di Pavia in compagnia dei Marta sui Tubi, una due giorni vissuta a stretto contatto in particolare con Giovanni Gulino nell'autunno del 2011 che all'indomani della nascita dell'ormai ben noto portale di crowdfunding Musicraiser si sarebbe ricordato del collega vogherese. E il discreto, ma continuo passaparola tra i non addetti ai lavori, spesso assai più ricettivi di chi dovrebbe suggerire al grande pubblico ascolti di qualità anziché lasciarsi condizionare da logiche mercantili senza futuro. Così, a distanza di un lustro dal già incantevole L'AMORE ALTROVE e grazie appunto al contributo dei lungimiranti raisers citati nel booklet dell'album, ecco undici nuove canzoni (e una dolceamara ghost track finale) fissate su cd, pronte a raggiungere finalmente non solo la vecchia guardia, ma una (folta?) schiera di nuovi sostenitori sparsi in tutta la penisola. Senza distinzioni di sorta. Perché NON DATE IL SALAME AI CORVI è nella sua sincera provincialità uno spaccato concreto e reale del tragicomico nazionale in cui viviamo. Quello vissuto in preda ai fumi dell'alcool anche dal protagonista della sorprendente hit d'Oltrepò Carlo (Il Passato È Passato) e quello gettato alle ortiche dalle numerose pedine sedotte da La Dama Bianca; gli stessi istanti di grottesca malinconia cantati, guarda un po'?, in Provinciale. "Grazie alle bozze di testi corteggiati anche per mesi imparavo accordi per dar loro una voce credibile, senza spartiti e senza tecnica, ma solo schiacciando la tastiera un po' qui un po' là e con una strofa da far suonare vera. Ripeto: non necessariamente bella, ma vera, autentica, vulnerabile e per questo - per me - inattaccabile." Questa è la differenza sostanziale tra Massaroni Pianoforti e gli altri: la credibilità. Quella verace, sincera, senza filtri. Merce rara, artigianale, quotidiana, ma che abbonda da queste parti. Istintiva e naturale come la spensieratezza trafelata e agrodolce di Ferie D'Agosto; menefreghista come la rabbia di rivalsa che contraddistingue ogni Una Buona Occasione andata male. Ironica quando le circostanze lo richiedono (Ornella); disarmante e furtiva come Due Amanti che si incontrano Alla Fermata Del 33 quando meno ce lo si aspetta. E infine capace come sempre di un tocco di classe come è Lavanderia A Gettoni, orchestrata da Maurizio D'Aniello e destinata ad essere annoverata tra le composizioni migliori del canzoniere di Gianluca negli anni a venire. "Ho passato molto tempo a scrivere e a riscrivere in solitaria tonnellate di parole in pentagramma senza pensare che un giorno sarebbero potute diventare la mia unica ragione di vita." Forse siamo giunti davvero ad una svolta nella vita artistica del vogherese. Non più solo "semplici" canzoni dallo sgabuzzino, ma autentiche melodie senza tempo e genuine perle da un patrimonio musicale contemporaneo in divenire. I Giorni Si Avvicinano. Il nostro cantautorato - e il nostro cantautonomo di fiducia - hanno oggi più che mai bisogno di noi. Sosteniamoli.

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