mercoledì 30 luglio 2014

I'M WALKING ALONE

I'M WALKING ALONE
Gabriele Bombardini
- autoproduzione - 2014

L'approccio rilassato di I'M WALKING ALONE non tragga in inganno. Nell'esordio solista di Gabriele Bombardini, talentuoso chitarrista ravennate più volte al servizio di numerosi big della canzone italiana, ci sono molta più inquietudine e struggimento di quanto si potrebbe pensare. La pacata riflessività di una chitarra elettrica spesso ai limiti della fusion rivela in realtà un sottile velo di malinconia e abbandono che va a cozzare contro l'idea di una accomodante appagamento mentale dettato dalle leggiadre melodie prodotte. Se è vero come è vero che la sei corde di Bombardini è la protagonista assoluta di questo cd strumentale (solo in Children compaiono i sintetizzatori analogici di Matteo Scaioli), vale altrettanto la pena sottolineare come la dozzina abbondante di tracce che compongono il platter sia una piacevole opportunità anche per chi non mastica abitualmente questi territori di accostarsi, curioso, ad un materia talmente libera da vincoli e parametri di giudizio assoluto senza il timore reverenziale dovuto ai guitar hero più celebrati. La raffinatezza con cui sono eseguiti episodi tra loro differenti come l'ipnotica Morgana o l'avventurosa Sailing, caratterizzata da un ipotetico cullare costante delle onde, è motivo di innegabile talento da parte del Nostro che, messe da parti per un istante le collaborazioni più disparate, si ritaglia uno spazio tutto per sé: quella camminata in solitaria citata nel titolo del cd in grado di rivelare, un po' per gioco un po' per naturale necessità, umori e sensazioni inespresse. "La sfida - ricorda l'occhialuto chitarrista già al fianco di Adriano Celentano e John De Leo - è stata quella di chiudermi in studio di registrazione e vedere cosa poteva nascere partendo non da brani già strutturati, ma da semplici frammenti musicali e da una ricerca sul suono". Il risultato è una caleidoscopica soggettiva in grado di coprire più dinamiche sonore come se si trattasse di abbracciare con la musica la maggior parte dei colori dello spettro visivo. Un'esperienza terapeutica che è un aperto confronto con sé stessi e la propria anima, capace di liberare, vuotare il proprio io più nascosto in un viaggio a tappe di cui ancora non è stata individuata la meta finale. E se toni malinconici (Is It Cool?) e sostanzialmente algidi (Psychedelic Snow, Shine On Part IV) paiono prevalere assecondando la disarmante e solitaria essenzialità riprodotta in copertina, è pur vero che una condizione di totale indipendenza e autonomia come quella evocata non sopporterebbe emozioni troppo forti o accese. Così, ecco succedersi con un approccio minimalista altri momenti di raccoglimento e meditazione (Idea!, Peace And Love (?), Cyclic Experiment) in grado di sottolineare e tramandare a chi vorrà ascoltare la traccia del proprio passaggio; impronte leggere, color pastello, che si perdono nella risacca marina.  

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