mercoledì 17 settembre 2014

LO SPECCHIO



LO SPECCHIO
L'Ame Noire
- autoproduzione - 2014

Se ci trovassimo di fronte ad un album strumentale avremmo fra le mani un buon disco di rock melodico, lineare, ma dal forte impatto, certamente ancora perfezionabile, di sicuro avvenire sulla media/lunga distanza. Esemplare in tal senso è il dinamico groove di Stranieri In Paradiso, con cui il tema dell'abbandono viene trattato ispirandosi al celebre (e omonimo) lavoro del fumettista americano Terry Moore. A complicare le cose nell'album d'esordio dei cuneesi L'Ame Noire ci pensa tuttavia il cantato che certamente è giusto aspettarsi quando la proposta di una band poggia su ampie tessiture melodiche con forti accenti punk e che ancora risentono del riflusso emo-core di metà anni '00, ma che al tempo stesso, in questo caso, penalizza pure il risultato finale. Quasi sempre piuttosto monocorde e spesso regolata su note alte, con enfasi, ma senza una vera caratterizzazione che ne contraddistingua l'essenza, la voce di Maurizio Griglio - frontman e chitarra ritmica - non convince anche a scapito di pregevoli orchestrazioni che il quartetto sa proporre come nel caso del singolo Lo Specchio, aperto da un semplice, ma efficace giro di basso e sorretto dalle intuizioni armoniche di Ettore Diliberto, produttore del cd in collaborazione con Anna Portalupi e Alex Polifrone. La sensazione che però qualcosa non sia andata bene anche in fase di produzione si ha poi andando a recuperare in rete qualche filmato che testimonia l'attività on stage del quartetto piemontese, maggiormente a proprio agio su un palco rispetto alla sala d'incisione. Anche il notevole assolo di Giuseppe Scarpato - direttamente dalla band di Edoardo Bennato - in Immobile appare infatti al momento sprecato e fuori contesto, per quanto assolutamente di pregevole fattura. Insomma, tutto da rifare? Dipende, anche perché quando Griglio resta su registri meno impegnativi (il flower pop punk del VOL.4 dei Senzabenza che risorge in E Adesso Tu, la già citata Stranieri In Paradiso) e soprattutto "sporca" la propria ugola il risultato è soddisfacente e molto più sincero rispetto alle sue reali potenzialità; certo, resta ugualmente impietoso il confronto con la voce di Laura Di Marzio e Barbara Neglia delle Canone Inverso, ospiti nella perfetta Atomizzazione - l'episodio più a fuoco del lotto, ma di certo con qualche accorgimento e una decisa virata di ragione sociale i risultati possono solo migliorare. Come crisalide nel bozzo i L'Ame Noire aspettano solamente di venire alla luce rivelando un più ampio spettro di colori e soluzioni sonore ancora nascosto. Il grintoso riff de Il Nichilista, la personale (questa sì!) riproposizione dell'harrisoniana While My Guitar Gently Weeps indicano strade meno oblique e decisamente più percorribili anche nell'immediato futuro, spostando il baricentro della composizione sul terreno di un rock meno edulcorato e di più sicura presa. Spetta a questi giovani piemontesi la prossima, già decisiva, mossa. Diamo loro una mano affinché non sia l'ultima.     

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