martedì 9 dicembre 2014

ROCA BÁSICA

ROCA BÁSICA
Rocío Rico Romero
- Liquido Records - 2014

A caratterizzare così fortemente l'avventura solista dell'eclettica Rocío Rico Romero è senza ombra di dubbio la produzione della sempre più propositiva Liquido Records, etichetta fondata a Bologna nel 2012 da musicisti di lungo corso della musica italiana, così funzionale nelle sue abituali armonie dilatate alle atmosfere rarefatte e incantate della compositrice italo-andalusa. Contenute nel loro DNA vivono infatti peculiarità ricettive elastiche al punto tale da essere in grado di appropriarsi non soltanto meccanicamente, ma anche emotivamente e concettualmente delle necessità espressive proprie di chi sta loro davanti, adeguandosi in maniera il più aderente possibile ad ogni singolo progetto su cui mettono occhi, orecchie e mani. Nel caso della signorina Romero qui in esame, su un substrato prettamente cantautoriale, interviene proprio questo caratteristico gusto liquido dei produttori che, pur mantenendo intatte le qualità vocali di Rocío ne trasfigurano la forza comunicativa indirizzandola - con egual potenza - su terreni fluidi, mobili, malinconicamente astratti e tremuli. È un modo di sentire che accomuna Vince Pastano, Antonello D'Urso, Max Messina e Ignazio Orlando i quali spesso e volentieri stendono questa mano di vernice sonoro-distintiva in modo uniforme, ma al tempo stesso misurato per trasformare proposte artistiche altrimenti circoscritte alla tradizione. È una peculiarità ravvisabile innanzitutto nei lavori in cui loro stessi sono i protagonisti - come il caso ad esempio del ben noto LIVIDI rilasciato in prima persona da Pastano - spesso spiazzando l'ascoltatore; e al tempo stesso viene utilizzata con gusto e attenzione, in costruttivo accordo con terzi, quando è il momento di offrire al di fuori del proprio territorio nuovi abiti per consolidate cerimonie. Fattisi loro carico perciò di questa piacevole incombenza, a Rocío non resta che esprimere in totale libertà la propria essenza, rivelando tutta la sua capacità vocale messa al servizio di un lavoro fatto essenzialmente di abbandono e sospensione. Abbandono al ricordo e sospensione dalle passioni, esorcizzate quando ancora accese, ma scientemente confinate nel reticolato geometrico della propria anima. Senza mai perdere il contatto con la realtà in ROCA BÁSICA confluiscono emozioni, ritmi e melodie antiche, il rielaborato di un vissuto che è nella mente prima ancora che nei gesti e nelle azioni quotidiane; vibrazioni di cui l'origine non è nota, ma che restituisce la  complessità dell'Invisibile. Come un anelito di vento che prima ci scompiglia i capelli, poi scompare di improvviso per tornare, infine, sfruttando i vuoti e gli spazi di quella stessa aria che attraversa il corpo umano e lo rende - nel canto - strumento fra strumenti. Una protagonista occulta quest'ultima, al servizio tanto della Romero quanto dell'elettronica analogica che contamina le mistiche visioni notturne di Isabel, l'afflato vitale dell'amore desiderato sgorgante da Soplo De Nube, la sua speculare delusione affrontata a testa alta in Punto Y Seguido, fino ad irradiare il trip hop della splendida Andalucía in cui emerge in tutto il suo splendore e inafferrabile essenza la voce da soprano della vocalist. C'è anche un piccolo cadeau cantato in italiano, quella Sono Fragile che nelle sue note sospese evoca nuovi mondi, ma al tempo stesso mette completamente a nudo l'essere umano che li desidera scoprire; rivelandone i contorni, ma proteggendone l'essenza proprio come fa la rugiada mattutina che imperla ogni cosa al nostro risveglio. Sono sufficienti trenta minuti per lasciare un segno indelebile nelle vite altrui? Rocío Rico Romero conosce la risposta.

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