giovedì 15 gennaio 2015

UKIYOE (MONDI FLUTTUANTI)

UKIYOE (MONDI FLUTTUANTI)
NichelOdeon/InSonar
- Snowdonia - 2014

Accompagnato dal prezioso e complementare dvd Quickworks & Deadworks firmato da Francesco Paolo Paladino, regista d'avanguardia nonché ideatore del concept dell'album, esce per la sempre elastica Snowdonia il nuovo lavoro di Claudio Milano, meticoloso artista a tutto tondo giunto al secondo disco targato In Sonar e, contemporaneamente, al quinto lavoro complessivo se l'attenzione si sposta al suo cammino discografico percorso sotto la dicitura NichelOdeon. Che oggi le due realtà si incontrino e plasmino in un tutt'uno proprio con la realizzazione di UKIYOE non deve stupire; a prescindere infatti dalla ragione sociale con cui il musicoterapeuta tarantino si presenta, i mondi fluttuanti contenuti in questo ennesimo trionfo di idee e combinazioni di suono ben sintetizzano la tensione compositiva che da sempre lo anima. Inutile tentare una disamina matematico-didascalica dell'opera: per apprezzarla bisogna tuffarcisi dentro, lasciarsi travolgere e farsi trasportare dal flusso composito della musica che, per l'occasione suggestionata dalla cultura giapponese legata ad antiche stampe artistiche, diventa un vero e proprio racconto per immagini sonore e ideali cinematografici. Ciò che conta davvero è imparare come di consueto il linguaggio usato da Milano. Non il più comune senz'altro, ma quello più performante, votato alla commistione tra forma e sostanza, capace di trascendere la materia per condurci all'Essere, all'essenza delle cose. Un linguaggio che non parla una sola lingua, ma che sa farsi prima di tutto segno e segnale, in grado di rimuovere blocchi emotivi ed interiori, agile nell'andare in profondità perché minimo comune denominatore di quella forma primitiva di comunicazione da cui tutto ha avuto origine. Pur vivendo di stratificazioni esperienziali prima ancora che teoriche il bagaglio emotivo contenuto ad esempio nel canone classicheggiante di Veleno così come nella tripartizione libera di MA(r)LE oppure nella biblica esposizione de I Pesci Dei Tuoi Fiumi affonda le proprie radici in un humus primordiale che raccoglie tutte le sensazioni che ad esso si combinano. Forse il primo pensiero può correre a Zappa, nel suo caleidoscopico flusso di musica continua in cui la densità di scrittura e narrazione sono occasione di approfondimento e riscoperta; ma non può non essere meno paradigmatica l'esperienza di Demetrio Stratos, il cui pensiero vocale rivive negli esperimenti cre-attivi di Claudio. Non la summa del proprio lavoro, perché la meta di un ricercatore vocale è sempre uno step un po' più in là della volta precedente, ma una nuova sfida alle possibilità della creatività umana, lanciata con gusto e divertimento perché in fin dei conti questo UKIYOE tratta; una sfida che costa fatica, ma che è pur sempre ripagata da una soddisfazione personale utile anche per la collettività. "Dio è nei dettagli", sentenziò Ludwig Mies van der Rohe; trovarne traccia altrove è lavoro per menti aperte e curiose, mai paghe.

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